LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Giovanni Rossato
|
||||
Di me non dicono niente o almeno non lo danno a vedere a volte con lo specchio vedo da dietro la mia testa non è perché non ho capelli è solo perché, di solito, lì non mi penso circa come esistessi solo per davanti sottodimensionato inaspettatamente, le occasioni non decollano quasi mai io non mi chiamo mai né quasi sempre le stelle dell’oriente forse di Bollywood, forse anche loro inseguono un pensiero forte come Shankaracharya non fosse mai esistito e non si parlasse prima di pensare come la risposta arrivasse un po' prima un po' dopo, forse della domanda ma questo non importa a Sara l’importante è crederci e questo vale anche per me.
I miei colli dove certo qualcuno ha combattuto certo qualcuno e di sicuro io per non darmi per vinto per non restare da solo per i corridoi e passare con le mani vuote davanti alla cassa se non ti senti solo allora sì che lo sei per davvero, se non hai coraggio di sederti al bar allora certo non ci sei meglio uscire fuori ritrovare braccia e gambe collegarli insieme al cervello sentirsi come un mosaico con tutti i pezzi molti demoni nel cuore in attesa preferibile uscire e camminare potrebbe passare per davvero qualcuno tu prima di un’altra una donna non è certo sufficiente ma definitivamente è meglio così non si apriranno porte per possibili ritorni mi darai del cretino con gli esiti più improbabili inaspettati anche per me.
Dicevo dei Colli Euganei molto più elevati dei Berici, non mi ricordo più, è stato solo che ho sperato. |
|